Bernardo Pacini e Demetrio Marra
Per questo sesto incrocio due poeti nati negli anni Ottanta e Novanta, uno toscano e uno calabrese, Bernardo Pacini (1987) e Demetrio Marra (1995), con poesie provenienti rispettivamente dalle raccolte Cos’è il rosso (Edizioni della Meridiana, 2013) e Fly mode (Amos Edizioni, 2020), e da Riproduzioni in scala (Interno Poesia, 2019).
Bernardo Pacini da “Cos’è il rosso”
Insonnie
Il piano urbanistico non aveva previsto certe albe
Qualche solitudine cingolava i suoi passi da nord a sud
sorseggiando la luce da otri di vetro non turati
stringendo in mano un mannello di carciofi da offrire
alla vita
che di schiso usciva da loro in frattali
a fiotti intermittenti
quasi una magagna nelle tubature
un incubo conficcato nel sonno
come una scheggia saettata dal legno della staccionata
Demetrio Marra da “Riproduzioni in scala”
Annotazioni contro
Non sarebbe ridicolo agli uomini,
a te, dire «vi invento come siete»
poiché non trovo niente, in alcun
momento, qualcosa che domini
tutto il resto e il mondo.
Si sente ad ogni modo
che ogni cosa è stata concertata;
soprattutto il corpo, e la luna
ottusa, e le proiezioni di luce e quindi
le ombre, irregolari, a dire il vero.
Bernardo Pacini da “Fly mode”
Walkera
(per Clarissa)
Ogni giorno che passa sono obbligato a vederti
mentre vai nella direzione opposta / sulla mia stessa linea
lanciata da chi, guidata da cosa, venuta da dove.
Non mi somigli, c’è una strana affinità. Mi piace immaginare
che gli impercettibili scarti nella rotazione dell’elica
le sfumature del tuo amabile ronzio siano messaggi per me
lo sfarfallamento di un ciglio che vorrei ancora comprendere
cui vorrei rispondere / come la prima volta.
Sei sempre dentro di me, letteralmente:
salvata in DCIM, in ordine per data.
Appari all’incirca al minuto 17
eccetto il martedì – che prendo un’altra strada.
Demetrio Marra da “Riproduzioni in scala”
Defecatio post mortem
Se sarò stato un poeta / per gli altri / non chiamatemi / lasciatemi rientrare alla terra / vi sarete sbagliati / non ho forza per rompere i versi / adesso / figuriamoci tra un secolo – non chiedetemi più quale sarà la storia. Non c’è nessuna storia attorno a noi / non siamo / neanche soldati d’avanguardia / macellati nemmeno / eroi ingigantiti nei quadri – siamo i sacrificati durante il raccolto, le città sostituite dalle strade, dai cartelloni pubblicitari. Non voltatemi, scriverò una discesa agli inferi per indigestione di pescespada e sarà / anche questa un’idea / riciclata. // Chissà sul metafisico cesso del cosmo / se mi chiederò del corpo / dentro al quale io / facevo ombra.
Breve biografia di Bernardo Pacini
Bernardo Pacini (Firenze, 1987) ha pubblicato Miracolo di cemento (autoprodotto) con introduzione di Walter Rossi, Cos’è il rosso (Edizioni della Meridiana 2013 – premi “Sertoli Salis”, “Beppe Manfredi”, “Antica Badia di San Savino”, “Libero de Libero”) con introduzione di Gianfranco Lauretano, il libro d’arte Perfavore rimanete nell’ombra (Origini 2015) e La drammatica evoluzione (Oèdipus 2016) con postfazione di Rosaria Lo Russo. Alcune poesie dell’autore sono contenute in antologie come Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90 (Interno Poesia 2019). Ha tradotto per «Le Parole e le cose» e «L’Ulisse» le prose poetiche di Russell Edson. Il suo nuovo libro Fly mode uscirà nel 2020 per Amos Edizioni nella collana A27 poesia.
Breve biografia di Demetrio Marra
Demetrio Marra (Reggio Calabria, 1995) ha pubblicato nel luglio 2018 una silloge di poesie per il n. 90 di Atelier, con prefazione di Andrea De Alberti, nel marzo 2019 è stato incluso nell’antologia Poeti nati negli anni ’80 e ’90 a cura di Giulia Martini, uscita per Interno Poesia. Ha esordito con una sua raccolta nel novembre 2019: Riproduzioni in scala (Interno Poesia), con prefazione di Flavio Santi. Collabora con la sezione Lingua Italiana di Treccani.it ed è stato all’interno del direttivo editoriale di «Inchiostro». È vice-direttore di «Birdmen» e cura soprattutto contenuti nell’ambito della serialità televisiva. Vive e ha studiato Lettere a Pavia.